Appalti, obbligatorie le white list antimafia
Appalti, obbligatorie le white list antimafia
Per partecipare alle gare d’appalto nei settori a rischio di infiltrazione mafiosa sarà obbligatoria l’iscrizione alle white list. Lo spiega il dpcm 24 novembre 2016 entrato di recente in vigore, che modifica il dpcm 18 aprile 2013.
Appalti, le attività a rischio
In base alla Legge antimafia (L 190/2012), i settori maggiormente esposti al rischio di infiltrazione criminale sono:
– trasporto di materiali a discarica per conto di terzi;
– trasporto, anche transfrontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto di terzi;
– estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti;
– confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume;
– noli a freddo di macchinari;
– fornitura di ferro lavorato;
– noli a caldo;
– autotrasporti per conto di terzi;
– guardianìa dei cantieri.
Appalti e white list
Il nuovo dpcm chiarisce che l’iscrizione all’elenco sostituisce la documentazione antimafia anche per gare di importo e settore diverso rispetto a quello per cui l’impresa ha fatto domanda di iscrizione.
Allo stesso tempo, il decreto chiarisce che senza iscrizione non sarà possibile né partecipare a gare né farsi affidare lavori in subappalto.
Nei casi in cui le imprese risultino iscritte alle white list, ma non alla banca dati unica antimafia, ci saranno dei controlli che dovranno essere ultimati entro trenta giorni dopo i quali, se non emergono irregolarità, la Stazione Appaltante potrà stipulare il contratto.